Frammento 58: Erano i capei d’oro a l’aura sparsi - Petrarca

Oggi torno indietro di giusto qualche anno di studio…un autore e una poesia che al tempo non mi sono piaciuti per niente, e che ho rivalutato. Quello che non cambia è che un bel pezzo di letteratura dal ‘300 fino al Barocco non m’è stato insegnato bene. Quindi mi tocca calare la  testa e dire che non ho apprezzato bene certe cose.

Meno 5 (cinque!) giorni al mio rientro in Italia per le vacanze!!! YUPIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!! =D

Ancora 5 giorni e potrò riabbracciare la mia bellissima ragazza!!! Anche se sarebbe forse più adatto un brano di Shakespeare, almeno per quanto riguarda il colore dei capelli, questa poesia la vorrei dedicare ad Anna.

Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
che 'n mille dolci nodi gli avolgea,
e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;


e 'l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che l'esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?


Non era l'andar suo cosa mortale
ma d'angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;

uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,
piaga per allentar d'arco non sana.



Bella, no?
Spero vi sia piaciuta!

Alla prossima!

PW )O(

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