Frammento 63: La Triste Verità–Riflessione su Wittgenstein
“Il mondo è indipendente dalla mia volontà” – Wittgenstein
Per quanto ogni cosa sembra sotto nostro controllo, in realtà non lo è.
La Gravità: per quanto noi saltiamo, non prenderemo il volo per contro nostro.
L’universtià: nessuna richiesta di intercessione divina ci toglierà quella materia bastarda che non ci entra in testa e che non passiamo se non con un “18” scarso.
I computer: per quanto posso volerlo, non ci sarà MAI un computer che funziona come voglio io – sarò sempre io ad adattarmi alle capacità del computer.
Saremo sempre noi ad adattarci a ciò che ci succede, a ciò che abbiamo, a ciò che possiamo fare.
Ed è questa una delle tristi verità di questo intervento.
Oh sì, certo che posso decidere che fare della mia vita, come viverla, ma questa è la nostra vita personale – non quella altrui o del mondo, dell’Universo. Al di fuori di noi e la nostra vita tutto il resto andrà avanti fregandosene altamente di noi. Il mondo ci sarà ancora, anche se ci amazziamo a vicenda con bombe nucleari.
Il mondo continuerà anche senza di noi.
Ed è questo che mi porta alla seconda triste verità di cui scrivo. Una verità che mi è molto più vicina del parlare in maniera generica di concetti e pensieri profondi.
Sabato, a Roma, c’è stato il funerale per mio zio, Sergio Foti. Un gran signore. Una persona stimata da parenti, amici e colleghi. Un modello da seguire. Ha lottato contro tutti i problemi che si è trovato davanti, problemi che io non sono sicuro di riuscire ad affrontare con la stessa volontà e forza di carattere che aveva lui. Una delle persone più importanti in Italia nel suo campo.
Mancherà a tutti noi, famiglia stretta e nipoti. La sua vita s’è terminata in maniera brusca nella pace e nel riposo. La nostra va avanti ancora. Questo periodo è uno dei più tristi che si possa vivere per noi, ma la sua vita va soprattutto celebrata, non solo ricordata con affetto e dispiacere. Quando ripenso a lui sono triste e mi viene da piangere, ma penso soprattutto alla sua vita e quanto ha compiuto, sia come umano che come uomo di carriera. Se mai c’è una persona da stimare e ammirare, questa è mio zio.
Riposa nella pace eterna zio. Un giorno i nostri atomi si ritroveranno. Fino a quel giorno confiderò nel ciclo vitale del mondo che ora ti porta a compiere atti ancora più grandi di quelli che hai compiuto durante la tua vita fisica.
PW )O(
Per quanto ogni cosa sembra sotto nostro controllo, in realtà non lo è.
La Gravità: per quanto noi saltiamo, non prenderemo il volo per contro nostro.
L’universtià: nessuna richiesta di intercessione divina ci toglierà quella materia bastarda che non ci entra in testa e che non passiamo se non con un “18” scarso.
I computer: per quanto posso volerlo, non ci sarà MAI un computer che funziona come voglio io – sarò sempre io ad adattarmi alle capacità del computer.
Saremo sempre noi ad adattarci a ciò che ci succede, a ciò che abbiamo, a ciò che possiamo fare.
Ed è questa una delle tristi verità di questo intervento.
Oh sì, certo che posso decidere che fare della mia vita, come viverla, ma questa è la nostra vita personale – non quella altrui o del mondo, dell’Universo. Al di fuori di noi e la nostra vita tutto il resto andrà avanti fregandosene altamente di noi. Il mondo ci sarà ancora, anche se ci amazziamo a vicenda con bombe nucleari.
Il mondo continuerà anche senza di noi.
Ed è questo che mi porta alla seconda triste verità di cui scrivo. Una verità che mi è molto più vicina del parlare in maniera generica di concetti e pensieri profondi.
Sabato, a Roma, c’è stato il funerale per mio zio, Sergio Foti. Un gran signore. Una persona stimata da parenti, amici e colleghi. Un modello da seguire. Ha lottato contro tutti i problemi che si è trovato davanti, problemi che io non sono sicuro di riuscire ad affrontare con la stessa volontà e forza di carattere che aveva lui. Una delle persone più importanti in Italia nel suo campo.
Mancherà a tutti noi, famiglia stretta e nipoti. La sua vita s’è terminata in maniera brusca nella pace e nel riposo. La nostra va avanti ancora. Questo periodo è uno dei più tristi che si possa vivere per noi, ma la sua vita va soprattutto celebrata, non solo ricordata con affetto e dispiacere. Quando ripenso a lui sono triste e mi viene da piangere, ma penso soprattutto alla sua vita e quanto ha compiuto, sia come umano che come uomo di carriera. Se mai c’è una persona da stimare e ammirare, questa è mio zio.
Riposa nella pace eterna zio. Un giorno i nostri atomi si ritroveranno. Fino a quel giorno confiderò nel ciclo vitale del mondo che ora ti porta a compiere atti ancora più grandi di quelli che hai compiuto durante la tua vita fisica.
PW )O(
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